Hotel "sui generis", comodo per la sua strategica collocazione
Il "city matyas" (pron. màtiasc) è un hotel ubicato in posizione strategica, alle porte del centro di pest e della sua zona pedonale, a pochi metri dalla fermata del "panoramico" tram n.2 e a 5 minuti a piedi dalla più vicina fermata della metropolitana (linea m3 stazione ferenciek tere). alcune camere godono di terrazzino con vista potenzialmente spettacolare (ponte erzsébet e buda sullo sfondo - potenzialmente perché al momento della nostra visita era presente un'impalcatura con una pubblicità che copriva sostanzialemnte in modo completo la visuale esterna) anche se, le stesse camere, probabilmente soffrono di un po' di inquinamento acustico stradale, ampiamente attutito tuttavia grazie alla presenza di ben due finestre poste l'una di seguito all'altra, di cui una dotata di doppi vetri.
la stanza a noi riservata era dotata di terrazzino (inutilizzabile in virtù dell'impalcatura di cui ho prima parlato), tv in camera, bagno, frigorifero (privo di contenuto) a disposizione del cliente. il personale della reception è efficiente, gentile e sufficientemente premuroso, pur nella apparente scontrosità con la quale si pone (caratteristica che abbiamo peraltro riconosciuto in diversi budapestini).
l'hotel l'ho definito "sui generis" perché non occupa totalmente lo stabile ove è ubicato, ma condivide gli spazi con uffici e appartamenti che si affacciano su un (peraltro sufficientemente grazioso) cortiletto interno comune. ad ogni modo, non abbiamo sofferto di disguidi per se non per il fatto che, per scendere per la colazione o per recarsi alla reception, bisogna attraversare tali spazi. unica pecca: il portone in ferro posto all'ingresso dello stabile, cigolante e dall'aspetto non certo invitante ed accogliente.
preciso che, pur essendo presente un ascensore, per raggiungere la reception e la sala per la colazione bisogna fare alcuni scalini.
la sala colazione è situata all'interno del matyas pince, ristorante storico di budapest, del 1904, famoso per la cucina e per la musica gitana, veramente grazioso ma che ad un occhio occidentale può apparire forse un po' kitsch.
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