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Hotel Forlì

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I 15 migliori hotel a Forlì selezionati per te

(19 Alberghi - Pag 1 di 2)

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EXECUTIVE 4 Stelle

  Viale Vittorio Veneto, 3/e, 47122

L'hotel, aperto nel Marzo del 2004, trasmette una sensazione davvero moderna ed accogliente. Propone una caffetteria, zone lounge multifunzionali ed un ampio garage privato con accesso diretto... Leggi tutto

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PRINCIPE 4 Stelle

  VIALE BOLOGNA 153, 47100 FORLI

Hotel un po' datato con servizi semplici. Leggi tutto

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HOTEL MARTA FORLÌ 2 Stelle

  Via Carlo Cignani, , 47121

Nelle vicinanze di: Pinacoteca Civica Melozzo degli Ambrogi, Avrai a disposizone utili servizi come Wi-Fi gratuito e assistenza per la prenotazione di tour/biglietti., Potrai usufruire di una... Leggi tutto

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CORTE LIVIA ROOM & BREAKFAST 0 Stelle

  Corso della Repubblica 44/B, , 47121

Nelle vicinanze di: Pinacoteca Civica Melozzo degli Ambrogi, Avrai a disposizione un giardino da dove ammirare il paesaggio, nonché Wi-Fi gratuito e servizio babysitter a pagamento. Leggi tutto

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B&B GIARDINO 34 0 Stelle

  34 Via San Pellegrino Laziosi, , 47121

Nelle vicinanze di: Pinacoteca Civica Melozzo degli Ambrogi, Avrai a disposizione una terrazza e un giardino da dove ammirare il paesaggio e potrai utilizzare servizi come Wi-Fi gratuito. Leggi tutto

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MASINI 4 Stelle

  CORSO GARIBALDI 28, 47100 FORLI

Di proprietà della famiglia Chelli dal 1904, che da allora lo gestisce (salvo alcune pause), l'hotel dispone oggi di ambienti moderni e finemente decorati, tra cui due lussuose suite sull'attico, e... Leggi tutto

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HOTEL GARDENIA 2 Stelle

  Via Archimede Mellini 7, 47121

Situato a 10 minuti a piedi dal centro di Forli, l'Hotel Gardenia sorge a 500 metri dalla stazione ferroviaria della citta e offre semplici camere climatizzate con connessione WiFi gratuita e una... Leggi tutto

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B&B IL PASSATORE 0 Stelle

  Via Isonzo, 43, , 47122

Nelle vicinanze di: Palazzo Sangiorgi, Avrai a disposizione un giardino da dove ammirare il paesaggio, nonché Wi-Fi gratuito., Potrai usufruire di accesso gratuito a Internet via cavo e deposito... Leggi tutto

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GARDENIA GUEST HOUSE 0 Stelle

  Via Gaetano Donizetti, 7, 47121

Situata a Forlì, a breve distanza di cammino dalla zona universitaria, dal centro cittadino e dalla stazione ferroviaria della città, la Gardenia Guest House offre la connessione WiFi gratuita... Leggi tutto

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AIR HOTEL 3 Stelle
3 Stelle

Air Hotel

  Via Nereo Morandi 7, , 47121

Nelle vicinanze di: Parco di Via Dragoni, Avrai a disposizione un giardino da dove ammirare il paesaggio, nonché Wi-Fi gratuito e una TV nelle aree comuni. Questo hotel offre, inoltre, assistenza... Leggi tutto

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HOTEL PARADISE AIRPORT 3 Stelle

  VIA FONTANELLE 85, 47100 FORLI

This is a really good deal for money, property ideal for travellers and business clients. Even though located close to the aiport, the property is quite calm and relaxing since flights over the... Leggi tutto

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BEST WESTERN PREMIER HOTEL GLOBUS CITY 4 Stelle

  Via Traiano Imperatore 4 - Forli - 47100

Albergo provvisto di nightclub. Albergo provvisto di coffee shop Leggi tutto

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SAN GIORGIO, SURE HOTEL COLLECTION BY BEST WESTERN 4 Stelle

  VIA RAVEGNANA 538/D, 47100 FORLI

Si tratta di un hotel tradizionale con servizi di buon livello. Leggi tutto

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GRAND HOTEL FORLÌ 4 Stelle

  Via Del Partigiano 12/Bis, 47121

Posizione della struttura Grand Hotel Forlì a Forli, con collegamento all'aeroporto, si trova in prossimità di Ospedale Morgagni-Pierantoni e Parco Urbano Franco Agosto. Questo hotel 4,5 stelle... Leggi tutto

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AGRITURISMO I MERISI (ADULTS ONLY) 0 Stelle

  Via Firenze 216, Localita Rovere, 47121 Forli, Forli-Cesena, Italy, 47121

DotazioneGrazie al WiFi (senza sovrapprezzo) gli ospiti potranno accedere a Internet e comunicare con amici, familiari e colleghi. La struttura ricettiva vanta un ascensore e ambienti con accesso... Leggi tutto

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Scopri Forlì

Forlì (in dialetto forlivese Furlè) è un comune di 110.209 abitanti della provincia di Forlì-Cesena, di cui è il capoluogo, come già lo era stato, per quasi tutto il XX secolo, della provincia di Forlì, nome sotto il quale era compreso anche il territorio ora facente parte della provincia di Rimini. Forlì è una città Emiliano-Romagnola ed in particolare si trova in Romagna, di cui è, come dice Dante nel De Vulgari eloquentia, "meditullium", cioè l'area centrale. Questo primato è anche inguistico anche se in questo caso il forlivese deve spartire questa centralità con il faentino costituendo assieme a quest'ultimo il dialetto romagnolo tipico (anche se fra i due esistono comunque differenze), visto che il romagnolo tende a perdere questa o quella peculiarità a mano a mano che si avanza verso la periferia della Romagna e che la lingua subisce, per ciò, gli influssi delle zone circostanti.

Storia di Forlì

La località dove Forlì sorge (o i suoi dintorni) fu abitata sin dal Paleolitico, come dimostrano i copiosi ritrovamenti di Monte Poggiolo, con migliaia di reperti datati a circa 800.000 anni fa. Città di origine romana (Forum Livii) fu probabilmente fondata nel 188 a.C., secondo antiche leggende da Marco Livio Salinatore, il console che sconfisse il fratello di Annibale, Asdrubale, al Metauro, nel 207 a.C..

Antichità e Medio Evo

Caduto l'Impero Romano d'Occidente, dopo il breve dominio di Odoacre, fece parte del regno degli Ostrogoti, poi dell'impero di Bisanzio. Rimase bizantina ai tempi dell'invasione longobarda, nel VI secolo, poi fece parte delle donazioni di Pipino il Breve alla Chiesa.Fu protagonista delle vicende del territorio romagnolo durante il Medioevo: il complesso stemma [[1]] allude a diversi momenti della sua storia: la città ebbe dai Romani lo scudo vermiglio, su cui poi fu posta, in ricordo della partecipazione dei Forlivesi alla Prima Crociata, una croce bianca; un secondo scudo, bianco, attraversato dalla scritta LIBERTAS, testimonia dei periodi in cui la città si erse a repubblica (la prima volta nell'889, l'ultima nel 1405): i colori della città, pertanto, sono il bianco ed il rosso; l'aquila sveva in campo d'oro fu invece concessa da Federico II, per l'aiuto datogli nella presa di Faenza (1241), essendosi Forlì schierata dalla parte dei ghibellini. L'Imperatore elargì alla città, nell'occasione, anche un'ampia autonomia comunale, compreso il diritto di battere moneta. All'assedio di Ravenna e di Faenza, era già presente uno degli Ordelaffi, la famiglia che otterrà per circa due secoli la signoria di Forlì, Teobaldo, al fianco di Federico II: riconoscente per l'aiuto, l'Imperatore gli concesse il permesso di battere moneta, di avere per stemma l'aquila d'oro e di nominare magistrati senza chiedergli di volta in volta la relativa autorizzazione. Nel 1275, dopo un tentativo, fallito, della guelfa Bologna di attaccare la ghibellina Forlì, i ghibellini, sotto il comando di Guido da Montefeltro, di Maghinardo Pagani e di Teodorico Ordelaffi, si diressero verso Bologna: i guelfi furono sconfitti presso il fiume Senio, al ponte di San Procolo. Il carroccio dei bolognesi venne portato in trionfo a Forlì. Il passaggio dal libero comune alla signoria fu piuttosto tormentato: emrsero, fra gli altri, i tentativi di Simone Mastaguerra, Maghinardo Pagani e Uguccione della Faggiuola, ma il successo nel dominio cittadino arrise alla dinastia della famiglia Ordelaffi, che resse, sia pure con qualche interruzione, la città dalla fine del XIII fino all'inizio del XVI. Al contrario di altre grandi famiglie forlivesi, come i Calboli - tradizionalmente guelfi - e gli Orgogliosi - dapprima ghibellini poi passati ai guelfi -, gli Ordelaffi coltivarono quasi costantemente simpatie ghibelline, causando vari dispiaceri al governo pontificio: è stato notato che la città si comportò verso i Papi come Milano verso gli Imperatori. I Papi reagirono a volte con la carota, ad esempio offrendo agli Ordelaffi il titolo di vicario apostolico, ed a volte col bastone, non sempre con successo. Nel 1282, ad esempio, quando ormai Forlì era rimasta forse l'ultima roccaforte ghibellina in Italia, un agguerrito esercito francese, inviatole contro dal Papa Martino IV, fu sconfitto, anche grazie all'abilità strategica di Guido da Montefeltro: l'episodio stesso è ricordato da Dante Alighieri: "la terra che fe' già la lunga prova e di Franceschi sanguinoso mucchio" (Inferno XXVI, 43-44). Uno dei tentativi dei guelfi bianchi di tornare in Firenze, ai tempi di Dante, fu capitanato da Scarpetta degli Ordelaffi, signore di Forlì, presso cui l'Alighieri si era rifugiato. Quando l'Albornoz tentò (XIV secolo) di restaurare il potere pontificio sullo Stato della Chiesa, contro i forlivesi viene proclamata un'apposita crociata.

Età moderna

Durante il Rinascimento, la città vantò molteplici intrecci con la storia nazionale italiana: sua signora fu Caterina Sforza, che, vedova di Girolamo Riario (nipote di Papa Sisto IV), sposò, nel 1497, Giovanni de' Medici (detto "il Popolano"), matrimonio dal quale nacque, l'anno successivo, Ludovico (poi Giovanni) detto Giovanni dalle Bande Nere, il famoso capitano di ventura, padre di quel Cosimo I de' Medici che sarà il primo Granduca di Toscana. Caterina, nonostante un'eroica resistenza nella rocca di Ravaldino, in Forlì, fu sconfitta da Cesare Borgia nel piano di espansione dei possedimenti papali in Romagna. Tornata sotto il dominio papale, costituì il centro della Romagna pontificia, tanto che ancora oggi sono in molti ad usare "romagnolo" come sinonimo di "forlivese", anche se ciò non è corretto. La situazione rimase sostanzialmente immutata in pratica fino all'Unità d'Italia, eccetto che per un breve periodo di indipendenza politica dalla Chiesa attorno al 1797, quando divenne capoluogo del dipartimento del Rubicone nella nuova divisione amministrativa dettata dalle truppe di Napoleone al seguace Regno d'Italia.

Età contemporanea

Nella seconda metà del XIX secolo Forlì diventa il "zitadòn" (cittadone) della Romagna: un centro grande rispetto alle altre realtà urbane limitrofe, la cui prosperità deriva dall'agricoltura - molto diffuso il tipico contratto di mezzadria - e dal commercio del sale tramite la via diretta verso Cervia e le sue saline, nonché dal suo posizionamento sulla strategica via Emilia, a metà strada fra Bologna e Rimini. Non mancarono personalità di spicco durante il Risorgimento: Aurelio Saffi, repubblicano mazziniano e Piero Maroncelli, amico di Silvio Pellico e imprigionato come lui per il suo ideale di un'Italia unita e libera da dominazioni straniere o religiose. La città piange i suoi martiri della Grande Guerra, ma è con l'ascesa del Fascismo e la Seconda Guerra Mondiale che Forlì torna a far parlare di sé. A 15 km dalla città, a Predappio, nasce Benito Mussolini: quando egli diviene prima presidente del consiglio, poi duce, inevitabilmente Forlì gode di una certa fama di ritorno, cominciando a essere presentata nella propaganda ufficiale come "la città del Duce". Durante il regime, Forlì si sviluppa oltre il suo ambito territoriale ed economico tradizionale: le porte e le mura antiche sono buttate giù per lasciar spazio ai nuovi viali delle circonvallazioni e permettere la costruzione di nuovi quartieri all'esterno del pur ampio centro storico; gli architetti del regime si sbizzarrirono nel progettare nuovi edifici e agglomerati corrispondenti al gusto del momento (nuova stazione ferroviaria, nuovo palazzo delle Poste e degli uffici statali nella centrale piazza Saffi, viale Benito Mussolini - ora viale della Libertà); crescono le industrie locali (Forlanini, Mangelli); nel 1936 viene inaugurato l'aeroporto "L.Ridolfi". La popolazione tuttavia è in maggioranza di simpatie repubblicane, socialiste o comuniste: negli anni della guerra anche molti Forlivesi partecipano a bande partigiane: sull'appennino era stabilita l'8a brigata Garibaldi; famosa la banda di Silvio Corbari e Iris Versari: catturati e fucilati insieme ai fratelli Spazzoli, i loro corpi rimasero esposti, come monito, appesi ai lampioni di piazza Saffi. La città pagò il suo conto di vite umane alla guerra, sopportando inoltre la perdita di inestimabili tesori artistici, come la chiesa di San Biagio o il teatro comunale; anche la Torre civica fu bombardata, per poi venire ricostruita in seguito. Il campanile della Basilica di San Mercuriale venne invece risparmiato dai tedeschi in ritirata, si pensa su precisa richiaesta del Duce stesso. Forlì venne liberata relativamente presto, rispetto alle altre zone del Nord Italia: il 9 novembre 1944 le truppe alleate britanniche entravano in città, provenienti da Rimini, con l'appoggio delle brigate partigiane, dopo aver incontrato una resistenza non troppo forte dei nazisti, che tuttavia minarono sul Ronco e sul Montone, ai due estremi della città, prima di abbandonare le loro posizioni verso la ritirata. Primo sindaco della Forlì liberata fu Franco Agosto, cui oggi è dedicato il Parco Urbano, polmone verde urbano sull'ansa che il fiume Montone forma nei pressi di Porta Ravaldino. Per il coraggio dimostrato dalla popolazione, il Comune è stato decorato con la Medaglia d'Argento al Valore Militare. Nel dopoguerra la città si è stabilizzata nelle sue attività tradizionali legate al settore agricolo e artigianale, sviluppando una dinamica realtà di piccole imprese artigianali o cooperative. Le sfide attuali che affronta la comunità sono due: l'immigrazione dall'estero e dal Sud Italia, fenomeno del tutto sconosciuto fino a non molti anni fa, e la creazione di sedi di facoltà distaccate dell'Università di Bologna (scienze politiche, economia, ingegneria, scuola per interpreti e traduttori), in continua crescita.

Luoghi d'interesse

Piazza Aurelio Saffi

* Piazza Aurelio Saffi: ai tempi del forum romano era solo un largo spazio ai confini della centuriazione, lungo la via Emilia verso Rimini. Diventa, come è tutt'oggi, luogo centrale della città nel Medioevo, col nome di Campo dell'Abate (il riferimento è all'Abbazia di San Mercuriale, di cui sotto) e poi di Piazza Maggiore. Dopo l'unificazione, viene dedicata a Vittorio Emanuele II, per poi, con l'avvento della repubblica, essere intitolata al mazziniano forlivese Aurelio Saffi, celebrato da un apposito monumento, posto al centro della piazza, in sostituzione della precedente colonna della Madonna del Fuoco. * Sul lato a ovest sorge la Residenza comunale, un tempo palazzo degli Ordelaffi, già signori della città; l'edificio è stato notevolmente rimaneggiato nei secoli, la facciata odierna risale ai primi anni dell'Ottocento. Sono notevoli gli affreschi interni. * Sul lato opposto, a nord-est, sorge l'Abbazia di San Mercuriale, il simbolo stesso della città: chiesa di architettura romanica, in mattoni, costruita sul primo luogo di culto cristiano a Forlì; il campanile è famoso per essere uno dei più alti d'Italia, in stile romanico: la stessa foto qui a fianco dà già un'idea dell'altezza di questo campanile, che. nel XIII secolo, era descritto come una delle meraviglie del Regno d'Italia. Il chiostro fu aperto al passaggio pubblico durante il Ventennio, quando architetti e urbanisti del regime fascista ridisegnarono ampie parti della città e della piazza stessa. Abbazia di San Mercuriale * L'intervento urbanistico degli anni del regime fascista fu piuttosto significativo, in città: per quanto riguarda Piazza Saffi, si può notare nelle costruzioni, verso nord, del Palazzo delle Poste e del Palazzo degli Uffici Statali. * Sul versante sud, sorgono altre due pregevoli palazzine rinascimentali: il palazzo del Podestà e l'adiacente palazzo Albertini.

Piazza del Duomo e Piazza Ordelaffi

* Piazza del Duomo/Piazza Ordelaffi: i due spiazzi contigui sono sovrastati dalla fabbrica del Duomo, già chiesa di S.Croce, la cattedrale cittadina. * A nord di piazza Ordelaffi si trova l'imponente palazzo Paolucci-Piazza o Paulucci-Piazza, dal nome delle due antiche famiglie nobiliari già sue proprietarie, ora sede della Prefettura: si tratta di un palazzo del XVII secolo costruito in modo da ricordare il Palazzo del Laterano e il Palazzo farnese, a Roma. * Al centro di piazza del Duomo si erge la colonna votiva della Madonna del Fuoco, protettrice della città; fu eretta originariamente in piazza Saffi, da dove fu spostata alla fine dell'Ottocento per lasciar posto al monumento commemorativo del patriota forlivese Aurelio Saffi.

Corso della Repubblica

Il Corso della Repubblica, forse la principale strada cittadina, costituisce il ramo della via Emilia verso est interno al centro storico. * Vi sorge la barocca chiesa di Santa Lucia, protettrice della vista e festeggiata il 13 dicembre. * Vi si affacciano anche la biblioteca e la sede dei principali musei comunali, compresa la pinacoteca nell'imponente palazzo Merenda, già sede dell'antico ospedale cittadino.

Corso Giuseppe Mazzini

Questo corso, via di porticati e negozi, congiunge piazza Saffi con la via Ravegnana (per Ravenna), verso nord, dove un tempo sorgeva la Porta di San Pietro. * Importante è la chiesa del Carmine, che ospita il convento dei carmelitani: l'ingresso presenta un pregevole fregio in marmo d'Istria, in origine abbellimento dell'entrata del Duomo.

Corso Giuseppe Garibaldi

Si tratta del corso più lungo, che da piazza Saffi arriva a Porta Schiavonia e costituisce la parte di via Emilia verso ovest, cioè verso Faenza e Bologna, attraversando la zona più antica della città, dove notevoli palazzi signorili si sono conservati fino a oggi. * Il Monte di Pietà (cinquecentesco) * Il palazzo Albicini * Il palazzo Gaddi, con notevoli affreschi di Felice Giani (sede di alcuni musei comunali: etnografico e del teatro) * Il palazzo Reggiani. * All'altezza di piazza Melozzo, in corrispondenza della chiesa, già cattedrale, della SS.Trinità - dove sono conservati, oltre all'antica cattedra di S. Mercuriale, i resti del pittore forlivese -, sono state trovate le testimonianze del centro romano: lì sorgeva l'incrocio fra cardum e decumanum maximum. * Al termine del corso si arriva a Porta Schiavonia, unico dei quattro ingressi rimasti in piedi: le altre barriere, insieme alle mura medievali, sono state demolite in epoca fascista per permettere lo sviluppo della rete stradale e la costruzione dei viali di circonvallazione del centro storico; l'aspetto attuale della porta risale al Settecento.

Corso Armando Diaz

Questo corso porta da piazza Saffi al piazzale di Porta Ravaldino (porta non più esistente), e al viale dell'Appennino che, verso sud, collega la città a Predappio e Castrocaro Terme, dirigendosi poi a Firenze. * Vicino al centro sorge il palazzo Orsi Mangelli, ora sede centrale del polo universitario decentrato dell'ateneo di Bologna * Sempre all'inizio del Corso, si trova il teatro comunale intitolato al drammaturgo forlivese Diego Fabbri. * Più avanti, si trova l'interessante chiesa di S. Antonio Abate in Ravaldino, degli inzi del XVIII secolo, che ospita, tra altri bei dipinti e statue lignee, una Visitazione di Marco Palmezzano; si segnala anche un organo di Alessio Verati. * Il tratto finale affianca la possente Rocca di Ravaldino, cittadella centrale nel sistema difensivo delle mura medievali già ai tempi degli Ordelaffi e centro di governo, in particolare sotto Caterina Sforza: la Rocca fu il principale teatro dello scontro con le truppe frncesi e pontificie di Cesare Borgia.

Il quartiere Ronco

Ronco è un quartiere orientale facente parte della quarta circoscrizione del Comune di Forlì. Il quartiere conta 5.421 abitanti ed è lambito dall'omonimo fiume, tra le infrastrutture presenti sul territorio va ricordato l'Aeroporto Civile di Forlì "L. Ridolfi". Durante la Seconda guerra mondiale, nel settembre del 1944 la zona dell'Aeroporto fu teatro di esecuzioni da parte dei nazifascisti ai danni di persone di origine ebraica, partigiani, antifascisti. I crateri provocati dalle bombe venivano utilizzati come fosse comuni dopo le esecuzioni. In via Seganti è eretto un cippo alla memoria di molti dei caduti, non tutte le salme infatti poterono essere identificate con precisione. Presso l'aeroporto, sorge il polo aeronautico, composto dall'istituto tecnico aeronautico (ITAER), la facoltà di ingegneria aerospaziale dell'Università di Bologna e la scuola per controllore di volo dell'ENAV.

Altre Chiese di Forlì

* Le Chiese di Forlì: San Tommaso Apostolo * Le Chiese di Forlì: San Domenico * Le Chiese di Forlì: San Tommaso Cantuariense * Le Chiese di Forlì: Santa Maria dei Servi, detta di San Pellegrino * Le Chiese di Forlì: Santa Maria della Neve * Le Chiese di Forlì: Sant'Anna * Le Chiese di Forlì: Chiesa del Carmine * Le Chiese di Forlì: Chiesa e Monastero del Corpus Domini * Le Chiese di Forlì: antica Chiesa di San Biagio (sconsacrata) * Le Chiese di Forlì: Chiesa di S. Antonio Abate in Ravaldino